La regione orientale dell’Ecuador ospita parte del vasto bacino amazzonico, caratterizzato tutt’ora da ampie foreste tropicali pianeggianti. Dai documentari sulla fauna selvatica locale si evince senza troppi sforzi quanto quest’area sia remota e inaccessibile.
In questa cornice si trova un gruppo di lodge selezionati, distribuiti lungo le rive dell’imponente Rio Napo, affluente diretto del Rio delle Amazzoni, e nelle sue immediate vicinanze. Alcuni, come il Napo Wildlife Center, il Sacha Lodge e il Sani Lodge, sono lì da decenni, al servizio di un mercato del turismo naturalistico in continua evoluzione. Queste strutture sono in perfetta sintonia con la natura circostante e offrono alloggi ben studiati, dotati di camere moderne e confortevoli, e nella tranquillità di questi luoghi l’Amazzonia è a soli pochi passi di distanza.
Straordinaria diversità della fauna selvatica
Quando si pubblicizza l’Amazzonia, appare quasi scontato parlare della sua eccezionale varietà faunistica e subito balzano alla mente immagini di aluatte rosse e di uistitì pigmei. Ma per la maggior parte delle persone, è il modo in cui si vive da vicino la foresta a lasciare il segno più profondo. Immaginate di salire su una torretta a baldacchino e ammirare l’alba su un’infinita distesa di verde. Per gli amanti della natura, il sorgere del sole è allo stesso tempo calma e adrenalina, poiché è allora che si risvegliano molti degli uccelli dell’Amazzonia. Una sinfonia colpisce le vette degli alberi con suoni che si sviluppano all’interno delle alte chiome o che si propagano liberi dal basso, dalle viscere della foresta. Sebbene questo trambusto musicale sia opera soprattutto degli uccelli, come i tamnofilidi che annunciano il loro risveglio, o i tucani che urlano per attirare l’attenzione, questi devono competere con le scimmie urlatrici, anche loro intente a manifestare la propria presenza all’alba. È adesso che i pappagalli e gli ara compiono i primi voli della giornata, spesso producendo rumorosi richiami, mentre stormi indaffarati in cerca di cibo passano all’altezza degli occhi.
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animali selvatici
Un lodge vicino a un lago amazzonico è particolarmente affascinante, soprattutto al tramonto, quando le intense sfumature rosa e arancio del sole si riflettono sulle acque scure e immobili. Le foreste allagate possono essere raggiunte tramite canoe spinte a braccia da esperte guide locali. Con tutta calma, nella tranquillità della canoa, le guide vi conducono delicatamente tra le acque scure, da cui è possibile cercare gli animali selvatici tipici di questo habitat. Se siete fortunati, potreste vedere una famiglia di hoatzin, straordinari uccelli simili a rettili che ricordano gli pterodattili, o una ciurma cinguettante di piccoli saimiri. Il suono pacato e delicato della pagaia che fende dolcemente l’acqua è estremamente rilassante e potrebbe essere utilizzato come aiuto per dormire!
Vi consigliamo inoltre una passeggiata notturna guidata alla ricerca di rane, responsabili di un costante e glorioso accompagnamento musicale. Affascinanti insetti esotici – tratti direttamente dagli scarabocchi di un appassionato di fantascienza – riposano tra il fogliame, mentre gli schivi cercoletti e ocelotti scivolano nell’ombra.
I documentari infondono una certa soggezione nei riguardi dell’Amazzonia, una sensazione che si amplifica enormemente quando si entra poi in contatto concreto con questa realtà. L’Amazzonia ecuadoriana è calda e umida di giorno (medie massime di 25°C sono costanti tutto l’anno), ma sorprendentemente confortevole e fresca di notte. Può essere visitata tutto l’anno e in qualsiasi momento possono sopraggiungere forti acquazzoni, per lo più di breve durata.
Tour leader per Tropical Birding
Sam Woods
Sam Woods è un tour leader professionista. Lavora full-time per il tour operator Tropical Birding e durante i 15 anni trascorsi con l’azienda ha vissuto a Quito, in Ecuador. Originario del Regno Unito, ha anche fatto da guida per il Tandayapa Bird Lodge, nelle Ande ecuadoriane. Quando aveva 11 anni, avvistò una cinciarella e una cinciallegra in un parco di Londra e ne rimase affascinato. Questo incontro fu un vero colpo di fulmine che lo spinse anni dopo a laurearsi in Scienze Ambientali. Proprio il percorso accademico lo condusse per la prima volta sulle Ande dell’Ecuador per studiare i colibrì. Una volta finiti gli studi, il desiderio di viaggiare per birdwatching diventò irrefrenabile e lo portò, dopo essersi unito a Tropical Birding, a visitare tutti i 7 continenti. Oltre ad aver scritto articoli per la rivista Birder’s Guide dell’ABA e per altre riviste di birdwatching, è stato coautore di diverse guide sulla fauna selvatica e sugli uccelli australiani. È stato anche il principale collaboratore fotografico della recente pubblicazione Birds of Western Ecuador: A Photographic Guide.