Di notte occorre prestare ancora più attenzione ai segnali della natura, il che rende la caccia al buio un’esperienza particolarmente intensa.
La natura rivela la sua speciale magia dopo il tramonto. Quando sembra che tutto intorno sia assopito e ci si ritrova soli, è allora che i sensi devono stare in allerta. Situazioni in evoluzione, come l’aumento delle malattie e dei danni da selvaggina, necessitano sempre più di frequente che i cacciatori continuino a cacciare anche di notte.
Sento dei grugniti e il suono di bocche soddisfatte. Il cuore inizia a battere più velocemente, il polso aumenta. Guardo attraverso il mio dispositivo di imaging termico portatile e mi accorgo che a meno di 50 metri da me, sotto una vecchia quercia ai margini del bosco, un gruppo di cinghiali si sta beatamente godendo i frutti del maestoso albero. Trattengo il respiro in apprensione. L’adrenalina mi pervade. Mi avvicino lentamente. Mille pensieri si affollano nella testa. Devo evitare di spaventare i cinghiali con rumori inutili. Dopotutto, non voglio sprecare questa occasione.
Anche per i più esperti cacciare al buio è un’esperienza molto speciale. In momenti come questi è importante sapere esattamente su cosa poter fare affidamento: le nostre abilità e un’attrezzatura di caccia che offra il massimo in termini di sicurezza. Le moderne tecnologie di imaging termico permettono una caccia responsabile dopo il tramonto. Contribuiscono, infatti, a valutare con precisione la situazione di caccia e a prendere la decisione giusta al momento opportuno.
Proprio perché molti dei suoi dipendenti sono cacciatori, SWAROVSKI OPTIK conosce molto bene le loro esigenze e ha pensato quindi a un dispositivo di imaging termico: il tM 35.2/tM 35+. Grazie a questo prodotto, l’azienda austriaca a conduzione familiare offre osservazioni rispettose e valutazioni affidabili sia di giorno che di notte e in condizioni meteorologiche avverse.